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2023-02-05 18:09:10 By : Ms. Ivy zhao

In Canada i porti dei grandi laghi continuano ad essere chiusi a causa del ghiaccio e i prezzi del grano duro Cwad al 13% di proteine all'esportazione non sono rilevabili. Ma le spedizioni verso l'estero - Italia inclusa - continuano dai porti del Pacifico, pur in assenza di informazioni trasparenti sui valori di cessione Fob del cereale pastificabile. La situazione pertanto si presta a valutazioni unicamente basate sui valori dell'export canadese, che sta aumentando.

Il 17 gennaio 2023 l'indice dei future sul Durum Wheat a Chicago diminuisce dello 0,11% sulla settimana precedente. Il mercato americano langue - nonostante una domanda sostenuta che fa aumentare le importazioni - perché le scorte finali del cereale - secondo il Dipartimento all'Agricoltura degli Usa - risultano comunque maggiori del 33% rispetto ad un anno fa.

E a fronte di tale situazione di incertezza sul versante canadese e di sostanziale stabilità del mercato Usa, si registrano così nell'ultima settimana in Italia prezzi in calo per il frumento duro fino nazionale nelle borse merci di Foggia, Roma, Bari, Napoli, Milano ed Altamura, mentre resta stabile solo Bologna. Il grano duro canadese in Italia è in deciso calo sia a Bari che ad Altamura.

Intanto, continuano a scaricarsi sui mercati all'origine i cali di prezzo all'ingrosso delle scorse settimane, così che Ismea rileva 4 piazze in calo su 13 rilevate nell'ultima settimana. E l'ultima piazza che presentava un prezzo medio superiore a 500 euro alla tonnellata - Napoli - finisce per perdere terreno e calare sotto quella soglia, che per gli agricoltori meridionali è mediamente la linea di pareggio delle aziende cerealicole che investono a grano duro.

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 17 gennaio 2023 si porta a 921,06 punti base (oltre 9,21 dollari per bushel) diminuendo di 1,06 punti base (circa 0,01 dollari per bushel) sulla settimana precedente (-0,11%). Il trend ribassista del mese scorso trova ancora conferme, anche se in via di attenuazione, dato che il 20 dicembre l'indice era attestato a 927,42 punti base (oltre 9,27 dollari per bushel), valore rispetto al quale si registra il 17 gennaio una perdita di 6,36 punti base (oltre 0,06 dollari per bushel). Rispetto ai 974,38 punti base (oltre 9,74 dollari per bushel) raggiunti il 23 novembre scorso, la perdita è di 53,32 punti base: più di 0,53 dollari per bushel (-5,47%).

Per avere un'idea solo del calo drastico intervenuto durante l'estate, basti ricordare che il 21 giugno scorso l'indice segnava ancora 1.307,73, pari a quasi 13,08 dollari per bushel. Per tenere presente quanto avvenuto da inizio 2022, vale sempre la pena ricordare il massimo dello scorso anno per questo indice, raggiunto il 6 gennaio 2022 con 1.561,59 punti base, oltre 15,61 dollari Usa per bushel.

Secondo il Rapporto del 17 gennaio 2023 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine permane non rilevabile, poiché i porti della regione dei grandi laghi continuano ad essere bloccati dal ghiaccio.   Lo stesso Rapporto smentisce quanto scritto nell'edizione precedente del 10 gennaio e segnala che le esportazioni non si sono fermate, poiché le partenze si sono spostate sui porti del Pacifico, che secondo il Rapporto sono aumentati di importanza per questo cereale nell'ultimo anno "con il 38% del volume totale delle esportazioni da inizio anno".

Il 16 gennaio scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è di 503,39 dollari canadesi alla tonnellata, stabile sul 9 gennaio scorso. Restano senza valore noto gli export basis per i prezzi Fob dalla costa del Pacifico.

E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 16 gennaio è di 493,65 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 1,11 dollari alla tonnellata rispetto al 9 gennaio scorso.

Infine, il 16 gennaio 2023, nei quatto territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a marzo 2023 - risulta essere di 492,37 dollari canadesi alla tonnellata, un valore in diminuzione di 1,10 dollari canadesi alla tonnellata rispetto alla quotazione della settimana precedente. Il prezzo su consegne differite sul 19 dicembre scorso perde complessivamente 4,30 dollari alla tonnellata.

Il Rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan - datata 17 gennaio 2022 - sulle esportazioni di grano duro canadese afferma: "Nella ventitreesima settimana di campagna commerciale sono state spedite altre 174mila tonnellate di grano duro canadese, per un totale da inizio anno di 2,1 milioni di tonnellate, il 76% in più rispetto allo scorso anno". Segno che le partenze continuano, anche se da porti diversi da quelli della regione dei grandi laghi. Il consiglio agli agricoltori canadesi è di tentare di concludere le vendite di grano duro ad almeno 14 dollari per bushel, oltre mezzo dollaro in più dei prezzi offerti attuali. Segno questo che la domanda è forte e l'occasione va sfruttata.

Per il frumento duro l'Usda ha registrato un aumento dell'offerta di grano duro pari a 5 milioni di bushel, per 4 milioni soddisfatta da maggiori importazioni dall'estero. Ma l'utilizzo domestico risulta aumentato di ben 10 milioni di bushel, elemento che comporta una riduzione delle scorte finali di 5 milioni, che resterebbero però comunque attestate a 28 milioni di bushel: con un incremento del 33% rispetto allo scorso anno. Elementi questi che spiegano almeno in parte la debolezza del prezzo del grano duro in Usa attualmente.

Ieri, 18 gennaio 2023, l'Osservatorio Prezzi della Borsa Merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa - ha fissato le quotazioni di 480 euro alla tonnellata sui minimi e 485 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta dell'11 gennaio scorso, quando aveva perso altri 5 euro sul 21 dicembre 2022. Sulle sedute del 3 e 24 agosto 2022 la differenza negativa sale così a 45 euro alla tonnellata. Le quotazioni di ieri inoltre portano le perdite sulle ultime quotazioni della mietitura 2021, risalenti al 1° giugno 2022, a 85 euro alla tonnellata.

In Borsa Merci di Roma ieri, 18 gennaio 2023, il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% è stato quotato a 450 euro alla tonnellata sui minimi e 455 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta dell'11 gennaio scorso, quando invece si era registrata stabilità sulla ancor precedente seduta del 21 dicembre 2022. Sulla piazza capitolina il cereale pastificabile si conferma in perdita di 33 euro sulle quotazioni del 24 agosto 2022 e di 62 euro rispetto alle ultime quotazioni del raccolto 2021, risalenti al 25 maggio scorso.

ln Borsa Merci Bari martedì 17 gennaio 2023 il grano duro fino, di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, viene fissato a 480 euro alla tonnellata sui minimi e 485 euro sui massimi, in calo di 6 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 10 gennaio 2023, quando si era invece registrata stabilità sulla ancor precedente seduta del 20 dicembre 2022. E sulle ultime quotazioni note della mietitura 2021 del 31 maggio la diminuzione si porta a 73 euro a tonnellata.   Il frumento Canadese 1 al 15% di proteine il 17 gennaio scorso è diminuito di ben 15 euro alla tonnellata rispetto alla precedente seduta del 10 gennaio, calando a 459 euro alla tonnellata sui minimi ed a 465 euro sui massimi, mentre nella scorsa seduta era calato di altri 2 euro alla tonnellata. Questo frumento sulle quotazioni del 26 luglio 2022 è ora in perdita di 87 euro.

L'Associazione Granaria Meridionale il 17 gennaio 2023 alla Borsa Merci di Napoli ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime comprese tra 12 e 13% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri. Il cereale pastificabile è stato fissato a 495 euro alla tonnellata sui minimi e 500 euro sui massimi, valori in calo di 5 euro sui minimi e 10 euro sui massimi rispetto alle quotazioni registrate nella seduta del 10 gennaio scorso, che si era invece rivelata stabile sul 3 gennaio 2023. Rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 fissata il 24 maggio scorso, il cereale pastificabile su questa piazza perde 70 euro alla tonnellata sui minimi e 65 euro sui massimi.

L'Associazione Granaria di Milano il 17 gennaio scorso ha riportato le quotazioni del grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, secondo le seguenti provenienze e qualificazioni:  

Il 17 gennaio scorso quotati a Milano anche i frumenti duri esteri comunitari: sono stati fissati a 485 euro alla tonnellata sui minimi e 490 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 10 gennaio 2023. Si tengono così, solo sui minimi, valori inferiori di 15 euro al 28 settembre 2021, mentre manca il termine di raffronto sui valori massimi.

  Risultano in calo di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano, che il 17 gennaio 2023 scendono a 515 euro alla tonnellata sui minimi ed a 530 euro sui massimi. Questi frumenti si presentano in perdita di 75 euro alla tonnellata sui minimi e di 70 euro sui massimi rispetto al valore registrato nella seduta del 28 settembre 2021.

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 13 gennaio 2023. Quando per il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri, sono stati fissati valori di 487 euro alla tonnellata sui minimi e 490 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sui valori del 23 dicembre 2022, quando si era verificato un ulteriore calo di 4 euro alla tonnellata sul 16 dicembre. I valori registrati il 13 gennaio scorso si pongono a 81 euro sui minimi ed 83 euro sui massimi al di sotto delle valutazioni di mercato fissate il 3 giugno 2022 sulla mietitura 2021.   Nella seduta del 13 gennaio 2023 il grano duro Canadese di 1° qualità ha registrato un calo di 10 euro alla tonnellata sul 23 dicembre 2022, attestandosi a 464 euro alla tonnellata sui minimi e 467 euro sui massimi, dopo che nella seduta precedente erano rimasti sul tappeto altri 5 euro di valore rispetto al 16 dicembre 2022. Questo cereale ha perso 82 euro dal 29 luglio 2022.

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 12 gennaio 2023, confermando i prezzi del 29 dicembre 2022 e del 22 dicembre scorsi fissati in 467 euro alla tonnellata sui minimi e 472 euro sui massimi per il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Tali valori inoltre risultano stabili dal 7 dicembre scorso, quando invece si era verificato un calo di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 1° dicembre 2022. Il cereale pastificabile sulla piazza di Bologna presenta un valore inferiore di 73 euro rispetto all'ultima quotazione del raccolto 2021, risalente al 9 giugno scorso.

I prezzi medi all'origine del grano duro fino, rilevati tra il 9 ed il 17 gennaio 2023 da Ismea e online fino a ieri, 18 gennaio 2023, individuano una prevalenza di piazze stabili, ben 9, su 13 rilevate, mentre solo 4 risultano in ribasso sulla settimana precedente.   Le piazze che risultano in perdita sono però di tutto peso. Foggia l'11 gennaio perde ben 5 euro sul 4 gennaio 2023 e si porta a 487,50 euro alla tonnellata segnando un -1,0%. L'indomani gli fanno eco le piazze siciliane: Palermo e Catania il 12 gennaio perdono 5 euro alla tonnellata sulla settimana precedente (-1,1%), attestandosi a 452,50 euro alla tonnellata. Infine c'è Napoli, mercato dai prezzi strutturalmente più elevati, che il 17 gennaio perde 7,5 euro alla tonnellata sul 10 gennaio (-1,5%) e presenta ora un prezzo medio di 497,50 euro alla tonnellata: è l'ultima piazza meridionale a calare sotto i 500 euro alla tonnellata, prezzo ritenuto mediamente per questa campagna in grado di pareggiare i conti delle aziende cerealicole al Sud.

Scarica la tabella dei prezzi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea  Rilevazione AgroNotizie® del 18 gennaio 2023 (Fonte: Ismea)  

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della regione Marche, le ultime quotazioni pubblicate dal Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna sono state pubblicate ieri, 18 gennaio 2023, quando sono stati fissati i valori per il frumento duro fino con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino venditore in 448 euro alla tonnellata sui minimi e 453 euro sui massimi, prezzi in calo di 10 euro alla tonnellata sul listino dell'11 gennaio scorso, quando invece i prezzi avevano ancora tenuto sui valori del 21 dicembre 2022.   Per ogni altro raffronto coi prezzi del grano duro fino pubblicati la settimana scorsa da AgroNotizie®, è possibile rileggere l'articolo pubblicato il 12 gennaio 2023.

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